La pesca ieri e oggi

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Come la maggior parte delle località costiere, anche Alba Adriatica ha un passato ed un presente legati alle attività ittiche e, in particolar modo, il comune abruzzese può vantare differenti modalità di pesca: a sciabica, le nasse, la paranza, la “lancetta” a vela, la lampara e la pesca con le reti da posta.

La storia ci ricorda che negli anni ’50 la fascia costiera in cui oggi sorgono Tortoreto e Alba Adriatica verteva in uno stato di semiabbandono, il turismo era assente, le abitazioni erano poche ed erano prevalentemente abitate da pescatori che utilizzavano particolari modalità di pesca oggi vietate. Terminata la pesca, gli uomini si recavano in bicicletta nei paesi più interni per vendere il pesce o per scambiarlo con altri beni di prima necessità come farina, pane, uova e formaggio dando vita ad un vero e proprio baratto.

Tra gli storici metodi di pesca utilizzati si possono elencare:

  • La Sciabica: adatta alle piccole profondità portata avanti da 10-12 persone che in meno di 20 minuti tiravano la rete per la cattura di alici, seppie, triglie e papalina.
  • Le nasse: per la pesca delle seppie ancora oggi praticato per mezzo di specifiche gabbie (nasse) a forma di parallelepipedo con un’apertura a tronco di cono specifica per facilitare l’ingresso dei pesci e per impedirne la fuga.
  • La paranza: è una barca da pesca di circa 15 metri dotata di 3 alberi, utilizzata per la pesca a strascico.
  • La  lancetta a vela: è una paranza di dimensioni minori usata per la pesca di triglie, merluzzi, sogliole, seppie e altri pesci da fondo. Il pescato veniva diviso tra i componenti dell’equipaggio secondo specifiche regole tramandate di generazione in generazione.
  • La lampara: è un sistema di pesca diffuso negli anni ’60 specifico per la raccolta del pesce azzurro che veniva intrappolato in una rete circolare; le barche utilizzate erano 5, la barca “madre” e 4 battelli dotati di una fonte luminosa utile per attirare i pesci. La denominazione “lampara” deriva verosimilmente dalla presenza sulle barche dei fanali a petrolio fondamentali per la pesca.
  • Le reti da posta: il sistema è ancora oggi in uso dalle piccole paranze a motore e consiste nell’utilizzo di reti che, una volta calate in mare, restano ferme sul fondo e il pesce vi finisce dentro impigliandosi.

Nei giorni nostri questi tipi di pesca sono perlopiù vietati e per poter navigare in mare è fondamentale rispettare le normative e richiedere specifici permessi; solo chi è autorizzato può procedere alla pesca e tali limiti, così come quello più noto del fermo biologico vengono imposti per consentire al pesce di riprodursi.

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